Tre nuovi racconti e luoghi che faranno parte degli itinerari oleoturistici in Umbria
Trevi, 31 marzo 2021 – Entrano a far parte della compagine associativa della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, l’azienda Passo della Palomba di Todi, il Frantoio Ranchino di Orvieto e il Frantoio Suatoni di Amelia. Realtà differenti tra loro, come diversi sono i territori di provenienza e gli oli di produzione, ma con un minimo comune denominatore che continua ad essere la maniacale attenzione alla qualità dei prodotti. Cresce così l’offerta in Umbria dei luoghi da proporre per le attività di oleoturismo, sia nel periodo autunnale, in cui si concentra la produzione dell’olio, che nel resto dell’anno.
A Todi, l’azienda Passo della Palomba, sono casali tipici umbri, immersi tra 15 ettari di ulivi terrazzati, e 4 ettari di vigne, dove Alessandro e Claudia Gilotti, vivono ed hanno iniziato la loro seconda vita e la loro seconda professione: fare Vino e Olio evo di altissima qualità e offrire ricettività turistica rurale. Una scelta di vita la loro, quella di ritirarsi in Umbria nella pace, dopo una prima vita trascorsa per lavoro in giro per il mondo.
Nel cuore dell’azienda hanno realizzato un frantoio di ultima generazione che molisce soltanto olive di proprietà. Un’attenzione radicale per la qualità, sia in campo che in frantoio, che consente loro di produrre eccellenti monovarietali di Moraiolo, Frantoio, Leccino, Dolce Agogia e Don Carlo e due blend: Olistico e Olistico Gran Cru. Al Passo della Palomba si organizzano esperienze legate alla scoperta del mondo dell’olio, come guide all’assaggio e passeggiate tra gli ulivi fino alla casina della caccia, nella sommità della collina a 450 mt slm da dove, nei primi giorni di ottobre, è possibile avvistare le palombe che transitano in questa precisa zona durante il loro incredibile viaggio che le porta ogni anno dall’Africa all’Europa. Da qui il nome dell’azienda (www.passodellapalomba.com).
Il Frantoio Ranchino ubicato a 450 mt slm, a cavallo tra i comuni di Orvieto e Porano è un’azienda familiare, che coltiva circa 9000 ulivi, che crescono su terreni vulcanici, una rarità per l’Umbria. Proprio il terreno conferisce all’olio e.v.o. del Frantoio Ranchino una particolare sapidità che lo rende unico e riconoscibile. Eugenio, il proprietario, un giovane e meticoloso agronomo, ha scelto di togliere dalla sua proprietà la vigna per impiantare ulivi, una scelta in controtendenza, anche un po’ anti economica, dettata non solo dalla particolare vocazione del terreno, ma anche da una grande passione per l’olivicoltura. Il risultato del suo lavoro e delle sue scelte agronomiche e in frantoio sono oli pluri premiati e raffinatissimi. Eugenio ha scelto di coltivare in maniera tradizionale guardando alla sostenibilità ambientale, paesaggistica ed economica; nei nuovi impianti ha deciso però di fare anche innovazione: ha impiantato cultivar diverse rispetto a quelle normalmente presenti nell’areale orvietano, varietà antiche o meno diffuse, come la Gentile di Anghiari, la Borgiona, l’Itrana e il Leccio del Corno, per interpretare in maniera originale le caratteristiche del territorio, unendo tradizione, innovazione e grande professionalità (www.frantoioranchino.it/).
Il Frantoio Suatoni di Amelia produce un olio extravergine di oliva di alta qualità, estratto a freddo da diverse varietà di olive (Frantoio, Pendolino, Leccino, Moraiolo e Rajo, una cultivar molto antica che caratterizza l’areale amerino). Le olive dei 6000 ulivi, coltivati a partire dal 1996 in agricoltura biologica, vengono ancora raccolte rigorosamente a mano e frante con un moderno sistema a ciclo continuo. Il Frantoio, fondato da Franco Suatoni nel 1949 è attualmente seguito dal nipote Francesco, che si occupa di agronomia e produzione, e da Giuditta, interprete prestata all’agricoltura, che segue il mercato estero, vendendo olio, esperienze e territorio. L’azienda, che investe continuamente in innovazione, sta ora impiantando un nuovo uliveto di un’antica cultivar autoctona, la Goggia, riscoperta qualche anno fa dal CNR di Perugia. I prodotti di punta dell’azienda sono l’Olio e.v.o. Dop Umbria e il monovarietale di Rajo, che presenta caratteristiche organolettiche uniche in Umbria. Vicino al Frantoio c’è un Agriturismo dove oltre al soggiorno, vengono proposte esperienze alla scoperta del mondo e della tradizione olearia: visite al frantoio, passeggiate negli uliveti secolari, guide all’assaggio e attività ludico didattiche a tema olio anche per i più piccoli (https://ilfrantoio.com/ ).
“La Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria – spiega il Presidente Paolo Morbidoni – pensando alla ripartenza post pandemia, sta ampliando la propria offerta oleoturistica con una campagna associativa rivolta alle sole realtà produttive umbre di altissima qualità ed ai borghi medievali ad alta vocazione olivicola, ottenendo in entrambe i casi, importanti riscontri in termini di adesioni, a conferma di una reputazione molto alta che è riuscita a costruire nel tempo, sia attraverso una comunicazione innovativa, sia mediante la gestione di eventi ormai consolidati come Frantoi Aperti.”
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Michela Federici – Giornalista
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