Un Amleto contemporaneo: essere o apparire? Uno spettacolo che è valso a Gianfranco Berardi il Premio Ubu 2018 come miglior attore. Una piccola grande perla di teatro che passa dalla prosa alla parodia della quotidianità e si insinua nella poesia che può riservare la vita.
Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo. È una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa.
In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare. Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine.
Amleto è in seria difficoltà circa il senso delle cose.
To be o FB, questo è il problema! Chiudere gli occhi e tuffarsi dentro sè e accettarsi per quello che si è? O affannarsi per postare foto in posa tutte belle, senza rughe, seducenti, sorridenti, grazie all’app di photoshop? Dimostrare ad ogni costo di essere felici mettendo dei ‘mi piaci’ sui profili degli amici.
Apparire, apparire, apparire, bello, figo, number one e sentirsi finalmente invidiato.
“To be or fb, this is the question”.