Panicale sorge su di un’altura che domina la valle del fiume Nestore e la pianura del lago Trasimeno. Uno degli esempi più fulgidi del passato militare di Panicale è la sua struttura che, nonostante i numerosi interventi successivi, mantiene ancora l’aspetto del castello medievale.
Ed è proprio in questo borgo che Christiane Wessmann ha dato vita al suo progetto: Rastrello: il piccolo attrezzo usato a mano durante la raccolta delle olive, è il perfetto simbolo in grado di fare riferimento non solo al profondo legame tra il territorio e la tradizione olearia, ma anche e soprattutto a quanto realmente rappresenta l’uliveto per i proprietari. La raccolta delle olive, difatti, è un momento magico, in grado di riunire l’intera famiglia del Rastrello, a cui si uniscono anche amici vicini e lontani.
L’oliveto conta circa 1.300 piante, la maggior parte delle quali sono secolari (400 anni). La produzione di EVOO ha preso avvio nel 1995, ma solo a partire dal 2017 è iniziata la commercializzazione. La proprietaria di Rastrello, Christiane Wassmann, è un sommelier di olio d’oliva e ha voluto fortemente creare un progetto in grado di unire la sua conoscenza dell’olio d’oliva a quella di ospitalità. Proprio per questo il boutique hotel porta lo stesso nome dell’olio. Per rendere ancor più indissolubile questo fil rouge tra le due realtà, ogni camera ha il nome di un diverso cultivar di olive: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Rosciolo, Dolce Agogia, Pendolino, Vera e San Felice.
Rastrello EVOO si caratterizza per essere un olio particolarmente ricco di polifenoli, in quanto la raccolta avviene all’inizio della stagione, e ciò rende questo olio caratterizzato da sapori e aromi più ricchi e complessi. Le cultivar di Rastrello includono: moraiolo, frantoio, leccino, pendolino, dolce agogia, rosciola dell’Umbria e nero di Panicale. Questo è un blend tipico che si trova esclusivamente nella zona del Lago Trasimeno. Le olive vengono scrupolosamente colte a mano e il loro olio viene estratto a freddo in giornata.
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